Satellite Usa in caduta libera: "Colpirà la Terra fra un mese"
questo è il titolo di un articolo pubblicato da "LA STAMPA".
Forse il cielo non ci cadrà sulla testa, ma qualcosa potrebbe cadere dal cielo. Più precisamente, un satellite spia americano, che ha perso potenza propulsiva, sta uscendo dalla sua orbita e potrebbe colpire la Terra tra circa un mese. A rivelare l'esistenza del satellite "impazzito" e il possibile impatto è il National Security Council, che sta monitorando la situazione e invita alla calma: come sottolinea Gordon Johndroe, portavoce dell'Nsc, la perdita di controllo e la caduta di questo genere di veicoli spaziali è cosa abbastanza comune e l'agenzia sta operando per determinare quando, dove e in quali condizioni il satellite potrebbe toccare terra. In questo momento si trova a non meno di 150 - 200 km d'altezza e cade ad una velocità di circa 1 km al giorno: arriverà a toccare l'atmosfera terrestre tra febbraio e marzo e sarà possibile determinare il punto dell'impatto circa 24 ore prima dell'atterraggio. E' probabile comunque che il satellite non costituisca un pericolo: "Quando i satelliti rientrano nell'atmosfera bruciano, perché la frizione genera un fortissimo calore", nota Ruediger Jehn, esperto di detriti spaziali dell'Agenzia spaziale europea, "Solo gli oggetti particolarmente resistenti al calore o molto pesanti restano interi. C'è allora il rischio che qualcosa tocchi il suolo, ma viste le dimensioni della Terra, la probabilità che qualcosa o qualcuno venga colpito è remota". Circa il 10% del materiale che costituisce il veicolo spaziale potrebbe raggiungere la superficie terrestre, il resto sarà pressoché vaporizzato in particelle minutissime. Secondo l'Associated Press, la caduta del satellite nasconderebbe però un altro pericolo: non si conosce esattamente di quale tipologia di veicolo si tratti, ma a bordo potrebbero esistere, come accade nella maggior parte dei satelliti, riserve di idrazina, un particolare carburante, e batterie al plutonio o uranio arricchito, tutte sostanze potenzialmente pericolose che ricadrebbero sulla Terra. Le fonti non sono state tuttavia rese note e non esistono conferme ufficiali alla notizia.

sabato 2 febbraio 2008
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