Mutua esclusione
Appropriazione di una risorsa
Attesa circolare detta anche spooling
Assenza/presenza di privilegi
Backlog, ossia l'accumulo di materiale non processato
Stallo/blocco

lunedì 25 febbraio 2008
os
Gli OS (Operating System) devono risolvere una serie di problemi:
venerdì 22 febbraio 2008
reti di petri

Una rete di Petri (conosciuta anche come rete posto/transizione o rete P/T) è una delle varie rappresentazioni matematiche di un sistema distribuito discreto. Come un linguaggio di modellizzazione, esso descrive la struttura di un sistema distribuito come un grafo bipartito con delle annotazioni. Ovvero, una rete di Petri ha dei nodi posti, dei nodi transizioni e degli archi diretti che connettono posti e transizioni.
Le reti di Petri furono inventate nel 1962 da Carl Adam Petri durante la sua tesi di dottorato.
Le reti di Petri furono inventate nel 1962 da Carl Adam Petri durante la sua tesi di dottorato.
ubuntu

Ubuntu è una distribuzione GNU/Linux nata nel 2004 e basata su Debian, che si concentra sulla facilità di installazione e d'uso e sul rilascio regolare (semestrale) delle nuove versioni. Rispetto a Debian, Ubuntu ha un orientamento più spiccato verso l'utilizzo desktop e una maggiore attenzione al supporto hardware dei portatili.
Finanziata dalla società Canonical Ltd (registrata nell'Isola di Man), rimane comunque in tutto e per tutto un software libero. L'ideatore dell'iniziativa e titolare di Canonical è Mark Shuttleworth, un giovane imprenditore sudafricano diventato sostenitore dell'open source, al cui servizio ha posto le sue risorse.
Finanziata dalla società Canonical Ltd (registrata nell'Isola di Man), rimane comunque in tutto e per tutto un software libero. L'ideatore dell'iniziativa e titolare di Canonical è Mark Shuttleworth, un giovane imprenditore sudafricano diventato sostenitore dell'open source, al cui servizio ha posto le sue risorse.
web semantico
Con il termine web semantico si intende la trasformazione del World Wide Web in un ambiente dove i documenti pubblicati (pagine HTML, file, immagini, e così via) siano associati ad informazioni e dati (metadati) che ne specifichino il contesto semantico in un formato adatto all'interrogazione, all'interpretazione e, più in generale, all'elaborazione automatica.
Con l'interpretazione del contenuto dei documenti che il Web Semantico propugna, saranno possibili ricerche molto più evolute delle attuali, basate sulla presenza nel documento di parole chiave, ed altre operazioni specialistiche come la costruzione di reti di relazioni e connessioni tra documenti secondo logiche più elaborate del semplice link ipertestuale.
wikipedia
Con l'interpretazione del contenuto dei documenti che il Web Semantico propugna, saranno possibili ricerche molto più evolute delle attuali, basate sulla presenza nel documento di parole chiave, ed altre operazioni specialistiche come la costruzione di reti di relazioni e connessioni tra documenti secondo logiche più elaborate del semplice link ipertestuale.
wikipedia
kernel
In informatica, il kernel costituisce il nucleo di un sistema operativo. Si tratta di un software avente il compito di fornire ai processi in esecuzione sull'elaboratore un accesso sicuro e controllato all'hardware. Dato che possono esserne eseguiti simultaneamente più di uno, il kernel ha anche la responsabilità di assegnare una porzione di tempo-macchina e di accesso all'hardware a ciascun programma (multitasking).
Naturalmente, un kernel non è strettamente necessario per far funzionare un elaboratore. I programmi possono essere infatti direttamente caricati ed eseguiti sulla macchina, a patto che i loro sviluppatori ritengano necessario fare a meno del supporto del sistema operativo: questa era la modalità di funzionamento tipica dei primi elaboratori, che venivano resettati prima di eseguire un nuovo programma. In un secondo tempo, alcuni software ancillari come i program loader e i debugger venivano lanciati da una ROM o fatti risiedere in memoria durante le transizioni dell'elaboratore da un'applicazione all'altra: essi hanno formato di fatto la base per la creazione dei primi sistemi operativi.
wikipedia
Naturalmente, un kernel non è strettamente necessario per far funzionare un elaboratore. I programmi possono essere infatti direttamente caricati ed eseguiti sulla macchina, a patto che i loro sviluppatori ritengano necessario fare a meno del supporto del sistema operativo: questa era la modalità di funzionamento tipica dei primi elaboratori, che venivano resettati prima di eseguire un nuovo programma. In un secondo tempo, alcuni software ancillari come i program loader e i debugger venivano lanciati da una ROM o fatti risiedere in memoria durante le transizioni dell'elaboratore da un'applicazione all'altra: essi hanno formato di fatto la base per la creazione dei primi sistemi operativi.
wikipedia
giovedì 21 febbraio 2008
dicotomia..
La dicotomia è la divisione di un'entità in due parti mutuamente esclusive, cioè tali da non poter essere vere contemporaneamente, e completamente esaustive, senza cioè lasciare spazio per una terza parte.
A titolo esemplificativo, se preso un concetto A è possibile dividerlo in due parti B e non-B, allora le due parti formano una dicotomia, dato che nessuna parte di B è contenuta in non-B e che la somma di B e non-B fa esattamente A.
Una constestualizzazione può essere fornita dalla connotazione assunta in biologia, dove una dicotomia è una divisione di organismi in due gruppi, tipicamente basati su di una caratteristica presente in un gruppo e assente nell'altro. Tali dicotomie sono parte integrante del processo di identificazione delle specie, attraverso domande in sequenza. Alla domanda "Questa bestiola è provvista di ossa?", si dividono le specie in vertebrati e invertebrati, essendo chiaro che nessun animale può essere sia vertebrato che invertebrato, né tantomeno può non appartenere a nessuna delle due categorie.
A titolo esemplificativo, se preso un concetto A è possibile dividerlo in due parti B e non-B, allora le due parti formano una dicotomia, dato che nessuna parte di B è contenuta in non-B e che la somma di B e non-B fa esattamente A.
Una constestualizzazione può essere fornita dalla connotazione assunta in biologia, dove una dicotomia è una divisione di organismi in due gruppi, tipicamente basati su di una caratteristica presente in un gruppo e assente nell'altro. Tali dicotomie sono parte integrante del processo di identificazione delle specie, attraverso domande in sequenza. Alla domanda "Questa bestiola è provvista di ossa?", si dividono le specie in vertebrati e invertebrati, essendo chiaro che nessun animale può essere sia vertebrato che invertebrato, né tantomeno può non appartenere a nessuna delle due categorie.
mercoledì 20 febbraio 2008
eclissi di luna!
Gli scienziati dell'Inaf, che per l'evento hanno allestito una specifica pagina on line www.guardacheluna.com, spiegano infatti che l'eclissi di Luna sarà visibile anche in America, sia Nord che Sud, Europa e Africa dove gli appassionati potranno osservare l'evento per tutta la sua durata o, a seconda delle zone , per la maggior parte di essa. «Chi osserverà l'eclissi dalla costa occidentale del Nord America - aggiungono - perderà gli stadi iniziali della parzialità perchè avranno luogo prima del sorgere della Luna stessa». Al contrario, chi si trova in Asia centrale o nelle parti più orientali dell'Africa e dell'Europa, si perderà i momenti finali perchè la Luna sarà già tramontata. «Per questo motivo, - spiegano ancora - anche dall'Italia non si potrà assistere alla conclusione del fenomeno, ovvero l'uscita dalla penombra. La fase di totalità, tuttavia, potrà essere osservata dall'inizio alla fine, sempre che le condizioni meteorologiche lo permettano». Dopo 01.35, pian piano il disco lunare comincerà a transitare attraverso l'ombra della Terra, e il bordo dell'ombra sarà ben visibile sulla faccia della Luna, che sparirà poco a poco. Alle 04.00 circa inizierà la fase di totalità, che durerà 51 minuti, poi piano piano la Luna si sposterà ancora nella penombra e finalmente ne uscirà, alle 07,17, questo però avverrà quando la Luna sarà già sotto l'orizzonte. Il tramonto della Luna, infatti, avverrà poco dopo le 6,40. Il fenomeno dell'eclissi in tutto durerà quasi sei ore.
venerdì 15 febbraio 2008
latex
LATEX, scritto anche LaTeX e pronunciato latech (con la chi greca finale), è un sistema per la preparazione di testi basato sul programma di composizione tipografica TEX.Fornisce funzioni di desktop publishing programmabili e mezzi per l'automazione della maggior parte della composizione tipografica, inclusa la numerazione, i riferimenti incrociati, tabelle e figure, organizzazione delle pagine, bibliografie e molto altro. LATEX venne creato nel 1985 da Leslie Lamport (adesso è manutenuto da Frank Mittelbach) ed è divenuto il principale metodo di utilizzo di TEX — poche persone usano ancora direttamente TEX base per la redazione di documenti. La versione attuale è denominata LATEX 2ε.
-wiki-
-wiki-
giovedì 14 febbraio 2008
lunedì 11 febbraio 2008
per te!
siccome è un blog scolastico non voglio allargarmi troppo...
ma come posso non ricordarti anche qui???
l'hai proprio voluto tu!
non c'e niente da fare!!!
sapei che non era la scelta giusta ma hai preferito cosi...
la perdita di un vero amico è proprio difficile da far scivolare...
una mia amica in un e-mail mi ha scritto:
NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARCI DI CHIEDERE AI NOSTRI AMICI COME STANNO..
NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARCI DI RINGRAZIARLI PERCHE SONO VICINO A NOI..
NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARCI DI MANDARLI A FANCULO QUANDO SE LO MERITANO..NON DOBBIAMO AVERE PAURA DI DIR LORO COSA PROVIAMO..
MA SOPRATTUTTO..
NON DOBBIAMO MAI E DICO MAI DIMENTICARCI DI DIR LORO
TI VOGLIO BENE
ma come posso non ricordarti anche qui???
l'hai proprio voluto tu!
non c'e niente da fare!!!
sapei che non era la scelta giusta ma hai preferito cosi...
la perdita di un vero amico è proprio difficile da far scivolare...
una mia amica in un e-mail mi ha scritto:
NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARCI DI CHIEDERE AI NOSTRI AMICI COME STANNO..
NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARCI DI RINGRAZIARLI PERCHE SONO VICINO A NOI..
NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARCI DI MANDARLI A FANCULO QUANDO SE LO MERITANO..NON DOBBIAMO AVERE PAURA DI DIR LORO COSA PROVIAMO..
MA SOPRATTUTTO..
NON DOBBIAMO MAI E DICO MAI DIMENTICARCI DI DIR LORO
TI VOGLIO BENE
giovedì 7 febbraio 2008
ro-or
siccome una parte della mia tesina,per quanto riguarda la parte matematica sarà sulla ricerca operativa,ho deciso di riportare una breve introduzione su cos'e...
La ricerca operativa (nota anche come teoria delle decisioni, scienza della gestione o, in inglese, Operational Research e indicata con le sigle RO o OR) fornisce strumenti matematici di supporto alle attività decisionali in cui occorre gestire e coordinare attività e risorse limitate al fine di massimizzare o minimizzare una funzione obiettivo.
La ricerca operativa si occupa di formalizzare un problema in un modello matematico e calcolare una soluzione ottima, quando possibile, o approssimata (detta anche subottima) per esso.
Essa costituisce un approccio scientifico alla risoluzione di problemi complessi, si può ricondurre all'ambito della Matematica Applicata ma presenta forti caratteristiche interdisciplinari relative in prevalenza a Matematica, Informatica, Economia e finanza, Ingegneria ed altre. Inoltre la ricerca operativa ha molte applicazioni commerciali soprattutto negli ambiti economico, infrastrutturale, logistico, militare, della progettazione di servizi e di sistemi di trasporto e nelle tecnologie. Nel caso particolare di problemi di carattere economico, la funzione da massimizzare può coincidere con il massimo profitto ottenibile o con il minor costo da sostenere.
La ricerca operativa riveste un ruolo importante nelle attività decisionali perché permette di operare le scelte migliori per raggiungere un determinato obiettivo rispettando vincoli che sono imposti dall'esterno e non sono sotto il controllo di chi deve compiere le decisioni.
La ricerca operativa (nota anche come teoria delle decisioni, scienza della gestione o, in inglese, Operational Research e indicata con le sigle RO o OR) fornisce strumenti matematici di supporto alle attività decisionali in cui occorre gestire e coordinare attività e risorse limitate al fine di massimizzare o minimizzare una funzione obiettivo.
La ricerca operativa si occupa di formalizzare un problema in un modello matematico e calcolare una soluzione ottima, quando possibile, o approssimata (detta anche subottima) per esso.
Essa costituisce un approccio scientifico alla risoluzione di problemi complessi, si può ricondurre all'ambito della Matematica Applicata ma presenta forti caratteristiche interdisciplinari relative in prevalenza a Matematica, Informatica, Economia e finanza, Ingegneria ed altre. Inoltre la ricerca operativa ha molte applicazioni commerciali soprattutto negli ambiti economico, infrastrutturale, logistico, militare, della progettazione di servizi e di sistemi di trasporto e nelle tecnologie. Nel caso particolare di problemi di carattere economico, la funzione da massimizzare può coincidere con il massimo profitto ottenibile o con il minor costo da sostenere.
La ricerca operativa riveste un ruolo importante nelle attività decisionali perché permette di operare le scelte migliori per raggiungere un determinato obiettivo rispettando vincoli che sono imposti dall'esterno e non sono sotto il controllo di chi deve compiere le decisioni.
la settimana enigmistica
La Settimana Enigmistica è un diffusissimo periodico enigmistico italiano. La redazione ha sede a Milano in piazza Cinque Giornate. Può essere acquistata anche all'estero.
Il primo numero fu pubblicato il 23 gennaio 1932; sulla copertina si trovava l'immagine dell'attrice messicana Lupe Vélez. Da allora la rivista ha vantato fra i suoi collaboratori i più famosi enigmisti, come ad esempio gli indimenticati Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti. È dunque storicamente, in un certo senso, un capostipite dei giornali di enigmistica italiana, almeno per quanto riguarda la diffusione di quest'arte presso il grande pubblico. Tant'è vero che una delle didascalie in fondo alla prima pagina di copertina, recita che la Settimana Enigmistica "è il settimanale che vanta innumerevoli tentativi di imitazione". Numerosi altri periodici sono infatti sorti sulla scia della sua popolarità. Una caratteristica che tuttavia rende unica la Settimana Enigmistica è quella di non accettare pubblicità al suo interno, e di usarla raramente per la propria diffusione.
Oltre ai comuni schemi di parole crociate, La Settimana Enigmistica propone varianti divenute ormai classiche, come le Parole crociate senza schema, le Cornici concentriche, gli Incroci obbligati; giochi "minori" che costituiscono però un appuntamento fisso per il lettore, come Il Bersaglio; sezioni di enigmistica classica, come La pagina della Sfinge, la Vetrina di rebus, le loro appendici e le varie antologie di giochi classici; quiz, come Vero o falso?, L'Edìpeo enciclopedico, Forse che sì forse che no; giochi illustrati di vario tipo, spesso incentrati sulla ricerca di particolari alterati o mancanti, come nel caso di Aguzzate la vista, Che cosa manca, Il confronto; raccolte di notizie curiose o insolite, come Forse non tutti sanno che..., Strano ma vero, Spigolature, Leggendo qua e là, Si può crederci... o no? e così via. Non mancano le pagine dedicate all'umorismo, con vignette e barzellette. Alcune vignette possiedono un titolo che indica una ben definita situazione umoristica che si è cristallizzata nel linguaggio comune: è il caso, ad esempio, delle Ultime parole famose. Fra le altre vignette e strisce a fumetti si ricordano Lillo il cane saggio, Osvaldo, lo Spot mitologico, e le Schegge di follia, che spesso contengono al loro interno brevi quiz o battute (Il ricettacolo). Raccolte di vignette sono l'Antologia del buon umore e Per rinfrancar lo spirito... tra un enigma e l'altro.
Una caratteristica che rende la rivista degna di attenzione per i collezionisti e per i solutori è la catalogazione rigorosa (con progressivi numerici) di tutti i quesiti e di tutte le voci incluse nelle raccolte di quiz e di curiosità. Quest'uso ragguardevole della numerazione da un lato agevola la ricerca delle soluzioni, normalmente inserite nella rivista della settimana successiva (le soluzioni dei quesiti a concorso invece sono pubblicate sul terzo numero successivo al corrente), dall'altro consente di verificare la persistenza (e di conseguenza anche l'indice di gradimento) di una determinata rubrica.
wiki
Il primo numero fu pubblicato il 23 gennaio 1932; sulla copertina si trovava l'immagine dell'attrice messicana Lupe Vélez. Da allora la rivista ha vantato fra i suoi collaboratori i più famosi enigmisti, come ad esempio gli indimenticati Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti. È dunque storicamente, in un certo senso, un capostipite dei giornali di enigmistica italiana, almeno per quanto riguarda la diffusione di quest'arte presso il grande pubblico. Tant'è vero che una delle didascalie in fondo alla prima pagina di copertina, recita che la Settimana Enigmistica "è il settimanale che vanta innumerevoli tentativi di imitazione". Numerosi altri periodici sono infatti sorti sulla scia della sua popolarità. Una caratteristica che tuttavia rende unica la Settimana Enigmistica è quella di non accettare pubblicità al suo interno, e di usarla raramente per la propria diffusione.
Oltre ai comuni schemi di parole crociate, La Settimana Enigmistica propone varianti divenute ormai classiche, come le Parole crociate senza schema, le Cornici concentriche, gli Incroci obbligati; giochi "minori" che costituiscono però un appuntamento fisso per il lettore, come Il Bersaglio; sezioni di enigmistica classica, come La pagina della Sfinge, la Vetrina di rebus, le loro appendici e le varie antologie di giochi classici; quiz, come Vero o falso?, L'Edìpeo enciclopedico, Forse che sì forse che no; giochi illustrati di vario tipo, spesso incentrati sulla ricerca di particolari alterati o mancanti, come nel caso di Aguzzate la vista, Che cosa manca, Il confronto; raccolte di notizie curiose o insolite, come Forse non tutti sanno che..., Strano ma vero, Spigolature, Leggendo qua e là, Si può crederci... o no? e così via. Non mancano le pagine dedicate all'umorismo, con vignette e barzellette. Alcune vignette possiedono un titolo che indica una ben definita situazione umoristica che si è cristallizzata nel linguaggio comune: è il caso, ad esempio, delle Ultime parole famose. Fra le altre vignette e strisce a fumetti si ricordano Lillo il cane saggio, Osvaldo, lo Spot mitologico, e le Schegge di follia, che spesso contengono al loro interno brevi quiz o battute (Il ricettacolo). Raccolte di vignette sono l'Antologia del buon umore e Per rinfrancar lo spirito... tra un enigma e l'altro.
Una caratteristica che rende la rivista degna di attenzione per i collezionisti e per i solutori è la catalogazione rigorosa (con progressivi numerici) di tutti i quesiti e di tutte le voci incluse nelle raccolte di quiz e di curiosità. Quest'uso ragguardevole della numerazione da un lato agevola la ricerca delle soluzioni, normalmente inserite nella rivista della settimana successiva (le soluzioni dei quesiti a concorso invece sono pubblicate sul terzo numero successivo al corrente), dall'altro consente di verificare la persistenza (e di conseguenza anche l'indice di gradimento) di una determinata rubrica.
wiki
sabato 2 febbraio 2008
domani..
Un Carnevale di Venezia nuovo, che investe i cinque sensi più uno, cioè, come ha specificato lo stesso Balich, la mente, sede dell’anima: sensi che troveranno posto uno per ogni sestiere di Venezia, portando il ’sesto senso’ a San Marco. Un Carnevale, dunque, che manterrà gli appuntamenti della tradizione (volo della Colombina e Festa delle Marie) ma romperà decisamente con il passato: sarà un format ripetitivo, che servirà a creare una immagine forte e consolidata del Carnevale di Venezia, vendibile all’estero e fruibile al massimo sia dai veneziani che dai turisti.Un concept, quello presentato da Balich, che terrà da conto la terraferma e che vede in Mestre e Marghera due location che sapranno attrarre un pubblico numeroso.
perl...
Il linguaggio Perl è uno strumento formidabile: al tempo stesso un po' magico ed estremamente elegante, potente e compatto.tra le doti di perl ricordiamo Innanzi tutto la compattezza: oltre ad essere uno dei suoi maggiori pregi è all'inizio anche il più grosso ostacolo; gli script dei programmatori esperti risultano essere molto sintetici e poco comprensibili per un principiante. Con il tempo, acquistando familiarità con il linguaggio tutto apparirà estremamente chiaro e l'eleganza del Perl potrà essere apprezzata in ogni sua parte. Anzi potrà anche accadere di trovare fastidiose certe ridondanze e la pignoleria delle definizioni presenti in altri linguaggi di programmazione. Infine la potenza: con poche istruzioni saremo in grado di compiere operazioni che con altri strumenti sarebbero risultate talmente complesse o noiose che spesso si sarebbe cercato di agirare il temuto ostacolo. Col passare del tempo e con l'aumentare della mia esperienza nell'uso del Perl non è affatto diminuito lo stupore per l'eleganza, la sinteticità e l'efficacia con cui il Perl mi premette di effettuare determinate operazioni: è per questo che lo considero uno strumento circondato da un alone di magia che non si finisce mai di studiare e che rivela in ogni occasione un nuovo modo in cui il medesimo algoritmo può essere implementato.
Oggi il Perl gode di una certa notorietà in quanto è probabilmente lo strumento più usato per sviluppare script CGI su server HTTP nel mondo Internet ed Intranet.
Il linguaggio Perl si sposa perfettamente con il sistema UNIX; anche se oggi ne sono stati effettuati dei porting su numerose altre piattaforme.l'ambiente più naturale per sviluppare ed eseguire script in Perl rimane UNIX, dove è possibile integrare e far interagire gli script con i numerosi strumenti presenti nel sistema (sto pensando a sed, awk, grep, mail e più in generale alle modalità operative e di intercomunicazione tra i processi offerte da questo ambiente) ed ottenere il meglio dal linguaggio.
Oggi il Perl gode di una certa notorietà in quanto è probabilmente lo strumento più usato per sviluppare script CGI su server HTTP nel mondo Internet ed Intranet.
Il linguaggio Perl si sposa perfettamente con il sistema UNIX; anche se oggi ne sono stati effettuati dei porting su numerose altre piattaforme.l'ambiente più naturale per sviluppare ed eseguire script in Perl rimane UNIX, dove è possibile integrare e far interagire gli script con i numerosi strumenti presenti nel sistema (sto pensando a sed, awk, grep, mail e più in generale alle modalità operative e di intercomunicazione tra i processi offerte da questo ambiente) ed ottenere il meglio dal linguaggio.
python...
Il linguaggio Python nasce ad Amsterdam nel 1989, dove il suo creatore Guido Van Rossum lavorava come ricercatore. Nei suoi dieci anni di vita, si è diffuso in tutto il mondo. In Italia, la "comunità Python" era veramente ristretta. Nel 1999 l'Italia si è svegliata dal suo torpore e sembra che l'interesse stia crescendo.
Python è innanzitutto un linguaggio di script pseudocompilato. Questo significa che, similmente al Perl ed al Tcl/Tk, ogni programma sorgente deve essere pseudocompilato da un interprete. L'interprete è un normale programma che va installato sulla propria macchina, e si occuperà di interpretare il codice sorgente e di eseguirlo. Quindi, diversamente dal C++, non abbiamo un fase di compilazione - linking che trasforma il sorgente in eseguibile, ma avremo a disposizione solo il sorgente che viene eseguito dall'interprete.
Il principale vantaggio di questo sistema è la portabilità: lo stesso programma potrà girare su una piattaforma Linux, Mac o Windows purché vi sia installato l'interprete.
Python è un linguaggio orientato agli oggetti. Supporta le classi, l'ereditarietà e si caratterizza per il binding dinamico. Ragionando in termini di C++ potremo dire che tutte le funzioni sono virtuali. La memoria viene gestita automaticamente e non esistono specifici costruttori o distruttori; inoltre esistono diversi costrutti per la gestione delle eccezioni.
Un altro importante elemento per inquadrare Python è la facilità di apprendimento. Chiunque nell'arco di un paio di giornate può imparare ad usarlo e a scrivere le sue prime applicazioni. In questo ambito gioca un ruolo fondamentale la struttura aperta del linguaggio, priva di dichiarazioni ridondanti e estremamente simile ad un linguaggio parlato. L'indentazione perde il suo ruolo inteso come stile di buona programmazione per facilitare la lettura del codice, per diventare parte integrante della programmazione che consente di suddividere il codice in blocchi logici.
Python è innanzitutto un linguaggio di script pseudocompilato. Questo significa che, similmente al Perl ed al Tcl/Tk, ogni programma sorgente deve essere pseudocompilato da un interprete. L'interprete è un normale programma che va installato sulla propria macchina, e si occuperà di interpretare il codice sorgente e di eseguirlo. Quindi, diversamente dal C++, non abbiamo un fase di compilazione - linking che trasforma il sorgente in eseguibile, ma avremo a disposizione solo il sorgente che viene eseguito dall'interprete.
Il principale vantaggio di questo sistema è la portabilità: lo stesso programma potrà girare su una piattaforma Linux, Mac o Windows purché vi sia installato l'interprete.
Python è un linguaggio orientato agli oggetti. Supporta le classi, l'ereditarietà e si caratterizza per il binding dinamico. Ragionando in termini di C++ potremo dire che tutte le funzioni sono virtuali. La memoria viene gestita automaticamente e non esistono specifici costruttori o distruttori; inoltre esistono diversi costrutti per la gestione delle eccezioni.
Un altro importante elemento per inquadrare Python è la facilità di apprendimento. Chiunque nell'arco di un paio di giornate può imparare ad usarlo e a scrivere le sue prime applicazioni. In questo ambito gioca un ruolo fondamentale la struttura aperta del linguaggio, priva di dichiarazioni ridondanti e estremamente simile ad un linguaggio parlato. L'indentazione perde il suo ruolo inteso come stile di buona programmazione per facilitare la lettura del codice, per diventare parte integrante della programmazione che consente di suddividere il codice in blocchi logici.
terra in pericolo!!!
Satellite Usa in caduta libera: "Colpirà la Terra fra un mese"
questo è il titolo di un articolo pubblicato da "LA STAMPA".
Forse il cielo non ci cadrà sulla testa, ma qualcosa potrebbe cadere dal cielo. Più precisamente, un satellite spia americano, che ha perso potenza propulsiva, sta uscendo dalla sua orbita e potrebbe colpire la Terra tra circa un mese. A rivelare l'esistenza del satellite "impazzito" e il possibile impatto è il National Security Council, che sta monitorando la situazione e invita alla calma: come sottolinea Gordon Johndroe, portavoce dell'Nsc, la perdita di controllo e la caduta di questo genere di veicoli spaziali è cosa abbastanza comune e l'agenzia sta operando per determinare quando, dove e in quali condizioni il satellite potrebbe toccare terra. In questo momento si trova a non meno di 150 - 200 km d'altezza e cade ad una velocità di circa 1 km al giorno: arriverà a toccare l'atmosfera terrestre tra febbraio e marzo e sarà possibile determinare il punto dell'impatto circa 24 ore prima dell'atterraggio. E' probabile comunque che il satellite non costituisca un pericolo: "Quando i satelliti rientrano nell'atmosfera bruciano, perché la frizione genera un fortissimo calore", nota Ruediger Jehn, esperto di detriti spaziali dell'Agenzia spaziale europea, "Solo gli oggetti particolarmente resistenti al calore o molto pesanti restano interi. C'è allora il rischio che qualcosa tocchi il suolo, ma viste le dimensioni della Terra, la probabilità che qualcosa o qualcuno venga colpito è remota". Circa il 10% del materiale che costituisce il veicolo spaziale potrebbe raggiungere la superficie terrestre, il resto sarà pressoché vaporizzato in particelle minutissime. Secondo l'Associated Press, la caduta del satellite nasconderebbe però un altro pericolo: non si conosce esattamente di quale tipologia di veicolo si tratti, ma a bordo potrebbero esistere, come accade nella maggior parte dei satelliti, riserve di idrazina, un particolare carburante, e batterie al plutonio o uranio arricchito, tutte sostanze potenzialmente pericolose che ricadrebbero sulla Terra. Le fonti non sono state tuttavia rese note e non esistono conferme ufficiali alla notizia.
questo è il titolo di un articolo pubblicato da "LA STAMPA".
Forse il cielo non ci cadrà sulla testa, ma qualcosa potrebbe cadere dal cielo. Più precisamente, un satellite spia americano, che ha perso potenza propulsiva, sta uscendo dalla sua orbita e potrebbe colpire la Terra tra circa un mese. A rivelare l'esistenza del satellite "impazzito" e il possibile impatto è il National Security Council, che sta monitorando la situazione e invita alla calma: come sottolinea Gordon Johndroe, portavoce dell'Nsc, la perdita di controllo e la caduta di questo genere di veicoli spaziali è cosa abbastanza comune e l'agenzia sta operando per determinare quando, dove e in quali condizioni il satellite potrebbe toccare terra. In questo momento si trova a non meno di 150 - 200 km d'altezza e cade ad una velocità di circa 1 km al giorno: arriverà a toccare l'atmosfera terrestre tra febbraio e marzo e sarà possibile determinare il punto dell'impatto circa 24 ore prima dell'atterraggio. E' probabile comunque che il satellite non costituisca un pericolo: "Quando i satelliti rientrano nell'atmosfera bruciano, perché la frizione genera un fortissimo calore", nota Ruediger Jehn, esperto di detriti spaziali dell'Agenzia spaziale europea, "Solo gli oggetti particolarmente resistenti al calore o molto pesanti restano interi. C'è allora il rischio che qualcosa tocchi il suolo, ma viste le dimensioni della Terra, la probabilità che qualcosa o qualcuno venga colpito è remota". Circa il 10% del materiale che costituisce il veicolo spaziale potrebbe raggiungere la superficie terrestre, il resto sarà pressoché vaporizzato in particelle minutissime. Secondo l'Associated Press, la caduta del satellite nasconderebbe però un altro pericolo: non si conosce esattamente di quale tipologia di veicolo si tratti, ma a bordo potrebbero esistere, come accade nella maggior parte dei satelliti, riserve di idrazina, un particolare carburante, e batterie al plutonio o uranio arricchito, tutte sostanze potenzialmente pericolose che ricadrebbero sulla Terra. Le fonti non sono state tuttavia rese note e non esistono conferme ufficiali alla notizia.
microsoft vuole yahoo
Microsoft rompe gli indugi e mette sul tavolo quasi 45 miliardi di dollari per acquistare il motore di ricerca Yahoo!, dal quale aveva incassato un primo rifiuto poco meno di un anno fa. L'obiettivo è strappare dalle mani di Google la leadership del mercato della pubblicità su Internet, un settore che nel 2010 dovrebbe valere qualcosa come 80 miliardi di dollari."Siamo pronti a iniziare le trattative immediatamente, ci aspettiamo che il cda di Yahoo esaminerà la proposta", dichiara Microsoft, convinta di chiudere l'operazione già nel secondo semestre del 2008 e registrare sinergie nell'ordine di un miliardo di euro all'anno. L'offerta, anticipata giovedì da una lettera inviata dall'amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer, al Cda di Yahoo!, non è stata "sollecitata", risponde il motore di ricerca, e il cda la studierà "attentamente e rapidamente". Già a cavallo della fine del 2006 le due società avevano avviato colloqui ad ampio spettro, comprendendo anche l'ipotesi di una semplice alleanza commerciale, ma allora il board di Yahoo aveva comunicato a Microsoft che "dal punto di vista dei nostri azionisti non è il momento giusto per entrare in trattative", preferendo puntare su progetti di sviluppo interni. Un anno dopo, però, come non ha mancato di far notare lo stesso Ballmer ai consiglieri destinatari dell'offerta, il dominio di Google sulla rete è addirittura cresciuto. E le considerazioni del Cda di Yahoo! potrebbero essere diverse. In questo suo nuovo approccio, la casa di Redmond ha offerto 31 dollari per ogni azione Yahoo!, per un valore complessivo dell'operazione di 44,6 miliardi di dollari (il secondo più alto della storia nel settore, dopo la fusione da 182 miliardi di dollari, dall'esito poco fortunato, fra America Online e Time Warner nel 2001), con un premio del 62% sopra il prezzo di chiusura di Yahoo! di giovedì, pari a 19,18 dollari. L'offerta, inoltre, "non è soggetta ad alcuna condizione finanziaria", è diretta al 100% del capitale del portale Web ed è al 50% in azioni e al 50% in contanti. Immediata la reazione dei titoli in borsa, con le azioni Yahoo! che hanno aperto a Wall Street in rialzo del 49%, toccando il record degli ultimi 12 anni, mentre la rivale Google faceva segnare una flessione fino all'11% e Microsoft limitava i danni ad un -4,8%. A questi valori, il gruppo nascente dalla fusione viaggerebbe ad una capitalizzazione di borsa nell'ordine dei 330 miliardi di dollari, più del doppio dei 161 miliardi che attualmente rappresentano il valore in borsa di Google. Perché, anche se non è mai nominato direttamente, il vero bersaglio di quest'intesa è proprio il primo motore di ricerca al mondo: in questo momento, sottolinea infatti Microsoft, il mercato della pubblicità online "é sempre più dominato da un solo attore. Insieme, Microsoft e Yahoo! possono offrire una scelta competitiva, soddisfacendo in modo migliore le necessità di clienti e partner". E forse non è un caso che nel giorno in cui chiude i battenti il primo browser per la navigazione Internet, quel Netscape che si è dovuto arrendere allo strapotere di Microsoft, la stessa casa di Redmond lancia una nuova sfida contro Google per conquistare uno dei pochi mercati informatici che ancora non controlla. Ma il Ministero della Giustizia Usa non intende stare a guardare e ha già annunciato di essere "interessato" a valutare con attenzione la possibile intesa, alla luce degli effetti che potrebbe avere sulla concorrenza.
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